di Paolo Fontana (2018)

L’importanza del Pollo nel bridge

Premesse
1. Il Pollo
2. Il Bridge

CAPITOLI
1) Come si diventa Pollo
2) Le varie tipologie di Pollo
– Il Pollo presuntuoso
– li Pollo inconsapevole
– Il Pollo rassegnato
– Il Pollo perseverante
3) rapporto tra l’Esperto e il Pollo
4) Tesi conclusiva

Prima Premessa: IL POLLO
Per quanto possa sembrare ovvio, riteniamo utile fare questa precisazione:
non è oggetto del nostro studio il pollo inteso come volatile, destinato a deliziare il palato dei non vegetariani, con tanto di contorno di patate arrosto; vogliamo piuttosto soffermarci su quella figura particolare di pollo, rappresentato dal giocatore di carte mediocre, che assai di rado, durante una partita, evita di commettere errori marchiani.
Avremmo potuto forse scegliere una definizione diversa e certamente più appropriata, in Italiano corretto. Ma in toscana non credo esista un vocabolo più azzeccato: quando sentiamo dire “sei un pollo”, non è necessaria altra precisazione, se non il rafforzativo “con le calze gialle”.

Seconda Premessa: IL BRIDGE
Il Bridge è il gioco di carte per eccellenza; tanto bello quanto complicato. Per imparare a giocarlo, oltre a seguire dei corsi specifici, tenuti da istruttori federali (esistono infatti una Federazione Nazionale, una Europea e una Mondiale, del gioco del Bridge), occorrono una costanza ed un impegno non indifferenti. Per diventare poi dei buoni giocatori o, meglio ancora, degli esperti, è necessario però anche il talento.
Senza di questo veniamo inevitabilmente relegati al ruolo di “polli”.

Capitolo 1
COME SI DIVENTA POLLO

E’ inevitabile che chiunque si accinga ad imparare un nuovo gioco, sia esso un gioco da tavolo o un gioco fisico, fino a quando non l’avrà perfettamente padroneggiato, dovrà considerarsi inesperto o, come diciamo noi in Toscana, pollo.
Questo vale a maggior ragione nel gioco del Bridge, che è, come abbiamo già detto, molto complesso. Naturalmente lo status di Pollo nel Bridge non è per tutti a tempo indeterminato. Ci sono giocatori che, bontà loro, dopo un tempo relativamente breve, riescono ad elevarsi da quello Status, fino a diventare buoni giocatori o perfino esperti.
Quelli invece che difettano di talento sono destinati a restare Polli a vita.

Capitolo 2
LE VARIE TIPOLOGIE DI POLLO

1. Il Pollo presuntuoso
A questa categoria appartengono quei giocatori che non riconoscono il loro vero status (di Pollo, naturalmente), ma si ritengono invece quasi degli esperti.
II Pollo presuntuoso non fa mai tesoro delle osservazioni avanzate da giocatori veri, e spesso addirittura ribatte ad esse, finendo per essere immancabilmente ridicolizzato, senza che questo però ferisca il suo orgoglio. Fare coppia fissa con un Pollo presuntuoso è difficile. Si finisce presto con il litigare.
In genere l’esperto preferisce non giocare, neppure saltuariamente, con questa categoria di pollo. Se lo fa è solo perché ha deciso di prendersi gioco del compagno occasionale, mettendolo in difficoltà fin dalle prime smazzate.

2. II Pollo inconsapevole
Come quello presuntuoso, il Pollo inconsapevole non si rende pienamente conto della sua condizione, ma a differenza dall’altro non ama misurarsi in discussioni sulla tecnica di gioco. Sorride sempre, convinto di aver giocato bene, anche quando commette degli errori inconcepibili persino per gli allievi del primo anno. Non si arrabbia mai durante una partita perché, ovviamente, non é assolutamente in grado di riconoscere un errore fatto dai partner. Compagno ideale del Pollo inconsapevole è un altro Pollo inconsapevole.

3. II Pollo rassegnato
Questa categoria di Pollo, pur non accettando il suo status, ne riconosce l’ineluttabilità. E’ perfettamente consapevole di non avere grossi margini di miglioramento e, per tale motivo, è spesso sfiorato dall’idea di mollare. Solo il legame con un Pollo perseverante (che vedremo appresso) può convincerlo ad insistere. Non ama confrontarsi molto con gli esperti, perché timoroso di fare figure non decorose al tavolo da gioco.
4. II Pollo perseverante
A lui si deve quei senso di euforia che spesso troviamo nei Circoli. E’ sempre animato da una inestinguibile voglia di giocare. Si rende costantemente utile nell’organizzazione di tutti gli eventi che girano intorno al Bridge: tornei a coppie, tornei a squadre, semplici duplicati, preparazione dei tavoli etc.; nonché di quelli mondani, come cene sociali.

Capitolo 3
IL RAPPORTO TRA L’ESPERTO E IL POLLO

L’Esperto, come abbiamo visto, non ama la compagnia del Pollo al tavolo da gioco. Sostanzialmente perché non riesce a divertirsi. Ma non gradisce neppure averlo come avversario. Si sa, il Pollo è per natura imprevedibile e può accadere, anche se di rado, che a volte riesca a mettere nel sacco l’Esperto, seppure inconsapevolmente.
Capita a volte che qualche Esperto più altruista, decida di sacrificare un po’ del suo tempo per cercare di aiutare i Polli a migliorare il proprio gioco. Organizzando dei corsi di tecnica licitativi o di gioco della carta. Ma a parte i risultati poco incoraggianti, è la scarsa partecipazione a togliere l’entusiasmo all’insegnante improvvisato; tra tutti i Polli, solo quello perseverante mostra un interesse vero. Gli altri se pure iniziano, finiscono presto per mollare.

TESI CONCLUSIVA

Viene spontaneo chiedersi a questo punto perché il Pollo dovrebbe essere un figura importante nel gioco del Bridge.
Prima di tutto consideriamo l’aspetto quantitativo della questione. Il rapporto numerico tra Polli e giocatori veri ed Esperti è assai sbilanciato a favore dei primi. Se improvvisamente tutti i Polli smettessero di giocare a Bridge, non ci sarebbe una Federazione né Mondiale né una Italiana; esisterebbero solo pochi circoli isolati nelle grandi città, dove non riuscirebbero ad organizzare neppure un torneo degno di questa parola.
L’altro importante aspetto da considerare è quello qualitativo. Senza i Polli non esisterebbero neppure gli Esperti. Ci sarebbe una livellatura tale nel livello di gioco da rendere quasi inutile la competizione. I pochi giocatori piano piano perderebbero il loro interesse in questo meraviglioso gioco e finirebbero presto per abbandonarlo.

Si può quindi affermare con assoluta certezza che senza i Polli il Bridge non esisterebbe.
Viva dunque il Pollo, a qualunque categoria appartenga.
A parte naturalmente il Pollo presuntuoso.